Associazione ROMA – Rehabilitation & Outcome Measures Assessment
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Disturbi del Sonno e Autismo: Nuova Scala di Valutazione

I disturbi del sonno colpiscono molte persone, e sono estremamente frequenti nella popolazione con autismo. Il sonno è un processo fisiologico in cui si verifica una riduzione della coscienza e del metabolismo. Il sonno influisce sulla salute mentale e fisica ed è essenziale per il normale funzionamento del corpo umano. I disturbi del sonno nell’autismo sono ben documentai.

Diversi studi rilevano disturbi del sonno nel 50-80% circa di bambini con autismo (rispetto al 9-50% rispetto al resto della popolazione). I disturbi del sonno più frequentemente osservati nei bambini con autismo comprendono un ritardo nell’addormentamento, frequenti risvegli notturni e una riduzione della durata del sonno. Inoltre, nei bambini con autismo che presentano disturbi del sonno, si osserva un peggioramento di problematiche comportamentali nel corso della giornata, rendendo la gestione dei bambini ancora più difficile per i caregiver.

Come valutate i disturbi del sonno nell’autismo?

E’ oggi disponibile la Sleep Disturbance Scale, validata per la popolazione pediatrica italiana

Disturbi Sonno Autismo
Foto di digital designer da Pixabay

 

 

Mignolli, E., Scialpi, A., Valente, D., Berardi, A., Galeoto, G., & Tofani, M. (2022). Sleep Disturbance Scale for Children: Italian Validation in Autism Spectrum Disorder Population. International journal of environmental research and public health19(16), 10163.

Abstract

Sleep disorders in children with autism spectrum disorders (ASDs) are well-described. However, there is a lack of specific assessment tools to investigate sleep disturbance in this target population. The present investigation reports the Italian validation of the Sleep Disturbance Scale for Children (SDSC) in the ASD population, also investigating the correlation between sleep disorders In both children and parents. Internal consistency and test–retest reliability were investigated using Cronbach’s alpha and intraclass correlation coefficient (ICC), respectively. Concurrent validity was analyzed by comparing the score of the SDSC with the Pittsburgh Sleep Quality Index (PSQI), while the correlation between the SDCS score and the General Sleep Disturbance Scale (GSDS) was used to analyze the correlation between sleep disorders in children and sleep disorders in their parents.

In total, 99 children with a diagnosis of ASD participated in the study. Cronbach’s alpha revealed satisfactory value (0.853), as well as reliability (ICC 0.972) and concurrent validity (0.745). Our results also revealed a significant linear correlation between children’s and parents’ sleep disorders (p < 0.05). In conclusion, we found the SDSC to be a useful tool for measuring sleep disorders in ASD children. Our findings offer concrete inputs to achieve adequate pathways for taking care of children with ASDs and their parents.

 

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